Cucina tibetana
La tsampa è un tipico alimento tibetano che continua ad accompagnare la popolazione nella sua quotidianità, affidandosi all’uso di materie molto semplici, poco costose e di massima reperibilità. Infatti, l’ingrediente principale è la farina di orzo tostato molata finemente. Questa viene impastata con le mani, nell’immediatezza del consumo, insieme a zucchero e/o altre spezie, burro di yak, inumidendola con l’onnipresente te che l’accompagna (eventualmente anche la bevanda subisce la “correzione” con burro di yak e salatura).
La cucina del tempio di Sera, a Lhasa, è un antro buio in cui risuonano i colori dorati degli ottoni che suonano il pranzo per mille berretti gialli (Gelugpa) (ai bei tempi!) sotto la guida dei monaci esperti. Come nei migliori ristoranti la cucina è un tempio e il suo accesso è riservato ai soli officianti!
La cucina tibetana, come tutto il paese, risente pesantemente della mano cinese: questo per tradizione e per colonizzazione. Per le vie e sui banchetti, pertanto, troviamo gli ingredienti imperiali a cui si accompagnano quelli locali come lo yak nella forma di un hamburger con patatine o di caramelle del suo latte, magari riscaldato in un bollitore solare.